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Ep.18 – Chi comanda plasma la cultura dell’azienda, nel bene e nel male.

17.10.2023

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Trascrizione episodio

La cultura aziendale è un modo sia di vedere sia di non vedere.

Quanto l’assenza di auto consapevolezza delle proprie zone ‘erronee’ negli individui che guidano l’azienda porta a distorsioni decisionali assolutamente pericolose?

La cultura riguarda tanto le pratiche e le azioni, quanto le convinzioni e atteggiamenti o disposizioni di pensiero.

Con i propri valori, convinzioni e azioni, la dirigenza esprime chiare preferenze di come le cose si fanno qui.

Le linee guida e le norme, le pratiche quotidiane, influenzano le azioni e i comportamenti, che a loro volta vanno a modellare nel tempo e con i processi di socializzazione e affiliazione le attese, gli atteggiamenti e le convinzioni, che a loro volta influenzano azioni e comportamenti, in un processo circolare che si auto perpetua.

L’agire concreto e visibile del top management sostiene valori e convinzioni tali da conferire all’organizzazione una ‘personalità’ che gli somiglia. Ogni aspetto dell’agire, delle azioni quotidiane, ciò che si fa e non si fa, ciò che si permette e favorisce e ciò che viene ritenuto non appropriato, costituisce un segnale all’intera organizzazione di ciò che è importante.

Quando l’azienda assume le “sembianze” dell’individuo o del ristretto gruppo di individui che contano (cioè di coloro che compiono le scelte strategiche, che plasmano attraverso di esse la “personalità” e quindi il futuro dell’azienda), lo fa nel bene e nel male.

Le aree di inconsapevolezza di questi individui (le loro convinzioni erronee, le loro distorsioni della realtà, le loro illusioni, le loro fissazioni, spesso addirittura le loro patologie) diventano modelli distruttivi di comportamento aziendale.

Come per l’individuo la non consapevolezza di queste ‘zone erronee’ della propria mappa mentale porta a comportamenti spesso disfunzionali, così queste zone grigie vengono trasferite all’immagine che l’azienda si crea della propria realtà e di quella circostante, all’impostazione delle strategie, alle scelte tattiche, alle impostazioni organizzative, alle modalità di comunicazione, ecc.

Così come avviene purtroppo spesso anche nei grandi fenomeni sociali, dove l’autoinganno e l’illusione collettiva porta alla rovina interi popoli, così gli stessi meccanismi, se non portati alla consapevolezza, permangono e permeano le decisioni strategiche e il comportamento aziendale, frenando il successo dell’azienda nella migliore delle ipotesi, o deviando l’energia verso canali morti, o peggio ancora minando le fondamenta dell’azienda e portandola all’autodistruzione.

Molti manager assolutamente preparati hanno commesso errori inspiegabili. Il fatto è che le nostre scuole (università e master compresi) possono sfornare, quando di ottimo livello, persone con alte skill tecniche, ma dimenticano di facilitare il loro sviluppo dell’intelligenza emotiva, che parte appunto dall’autoconsapevolezza, per metterla al servizio anche del loro importante ruolo lavorativo, oltre che in ambito privato. Perché entrambi gli aspetti hanno un importantissimo impatto sociale.

È assolutamente necessario che la qualità del management si sviluppi a partire non solo dalla preparazione tecnica, ma dall’integrità delle persone, che devono essere individui adulti e consapevoli nel senso più ampio, che devono conoscere bene se stessi e sapere distinguere le proprie illusioni e le proprie ‘trappole mentali’ dai sogni, che siano accompagnati da un sano senso della realtà non solo esterna, ma prima ancora dentro sé stessi.

E, parallelamente, è assolutamente necessario che le culture aziendali siano impostate in modo da avere una sufficiente omogeneità di approccio, ma che rispettino il principio della varietà necessaria, quella che consente di affrontare con successo un’ampia varietà di fattori attraverso un’ampia varietà di risposte.

Quindi, l’approccio d’intervento è duplice: da un lato dobbiamo considerare quali aspetti della nostra cultura aziendale sono funzionali nell’affrontare con successo i problemi che l’Azienda si trova a dover fronteggiare e quali sono invece di ostacolo, dall’altro è bene considerare gli aspetti di maturità e integrità di coloro che ne sono fautori e iniziatori.

Immagine di Alexander Dummer – on Pexels

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