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Ep. 7 – La PAURA in azienda

21.03.2023

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Trascrizione episodio

La paura ha una duplice funzione: quella come individuo di salvaguardarne l’incolumità, e quella sociale, in termini di regolazione del nostro comportamento all’interno della comunità.

Ha due nature, a seconda di verso quale sfumatura tenda: da un lato, quando comprende la sorpresa, genera spavento; quando verte verso l’accettazione, diviene sottomissione.

È importante tenere presente questa duplice natura della paura, perché nel mondo del lavoro la paura non è legata alla minaccia di sopravvivenza (salvo casi molto particolari, legati alla tipologia specifica di lavoro), bensì riguarda i meccanismi di potere e sottomissione.

Dobbiamo distinguere ciò che genera paura: se dal mondo esterno, che siano persone o eventi, come ad esempio un capo infuriato, arrivare in ritardo ad una presentazione per un cliente importante, una minaccia di possibile licenziamento, ecc.

O se la paura proviene dal nostro mondo interno, come ad esempio temere di fare una brutta figura in un meeting o fallire in un progetto cui teniamo tanto.

Alla paura sono legate anche emozioni come imbarazzo, vergogna, senso di colpa, che sono legate a come giudichiamo il nostro comportamento rispetto a una data situazione: proviamo imbarazzo se riteniamo di non aver soddisfatto le altrui aspettative, o vergogna se l’ammanco è rispetto alle nostre aspettative, o ancora senso di colpa se pensiamo di non aver rispettato i nostri standard morali.

La distinzione della provenienza esterna o interna della paura è importante perché porta a diversi tipi di intervento di supporto, che nel primo caso sarà orientato al problema, mentre nel secondo all’emozione.

La paura provata dipende da come valutiamo la situazione: qual è il livello di minaccia che quel particolare evento rappresenta per noi? Ciò che scatena paura in me, potrebbe non farlo per te. C’è chi ha il terrore degli insetti e chi li colleziona.

E in secondo luogo, la valutazione riguarda oltre all’oggetto della paura in sé, anche il contesto in cui si palesa: per esempio, sentire dei passi dietro di me in pieno giorno in una strada abbastanza affollata, non è come sentirli alla sera in una strada periferica.

In ogni modo, la valutazione primaria, quella legata all’oggetto o evento in sé, prevale a quella secondaria (quella sul contesto).  Infatti, se qualcosa sul lavoro ci provoca paura in se e per se, ciò è legato ad una valutazione che proviene da convinzioni profonde, il contesto può eventualmente peggiorare o alleggerire la reazione.

Ci sono due principali categorie di paura legate all’ambito lavorativo: l’ignoto percepito come minaccia e gli altri (colleghi e capi).

Per la prima categoria troviamo per esempio la paura di non ricevere informazioni che ci servono, di non essere all’altezza di un compito, di un cambiamento organizzativo, di essere licenziato, alle volte anche di essere promosso con maggiori responsabilità.

Rispetto agli altri, potremmo temere di perdere la propria credibilità, di essere tagliati fuori da un processo decisionale, di danneggiare le relazioni con capo o colleghi, di essere scavalcati nella carriera, di non ricevere riconoscimenti che ci spettano, ecc.

Ricordiamo che chi gestisce il potere può ricorrere all’uso della paura per controllare e sottomettere le persone, e questo è riflesso soprattutto nella cultura aziendale non dichiarata, cioè in quella vissuta realmente e quotidianamente a prescindere da ciò che viene pomposamente affermato attraverso le dichiarazioni ufficiali.

Se per la paura che proviene dal nostro interno dobbiamo ricorrere ad interventi più profondi e di tipo individuale, rivolti cioè all’esplorazione delle nostre convinzioni su noi stessi, sugli altri e sul mondo, per la paura generata dal contesto possiamo ricorrere a strategie di regolazione dell’emozione che sono centrate sul problema e riguardano gli eventi esterni che non sono completamente dipendenti dalla nostra volontà.

In quest’ultimo caso la paura è un importante campanello di allarme, perché significa che non ci sentiamo in grado di controllare la situazione.

Cosa possiamo fare in questo caso per superare la paura?

  • Intanto dobbiamo identificare la situazione: cosa ci fa paura e perché?
  • Chiediamoci se è davvero una minaccia e se c’è una possibilità di reagire.
  • Vedere se ci sono soluzioni alternative e quali sono le risorse a disposizione;
  • Chiedersi cosa si può fare con ciò che si ha a disposizione.
  • Se si è superata la paura, chiedersi cosa tutto ciò ci insegna per il futuro.

credits immagine: virtosmedia su it.123rf.com

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