Skip to content

AZIENDE RESILIENTI 5 – Il mercato è così positivo come crediamo?

13.12.2022

Dunque, nell’articolo “Aziende resilienti 4” ho evidenziato le due questioni cruciali che sono da capire, secondo Fabio Ranchetti, nell’articolo che ho menzionato dal quale ho già detto che sto attingendo a piene mani.

Cominciando dalla prima: Perché il mercato è una cosa così positiva? O meglio, secondo me, accogliendo la nozione di valore soggettivo (vedi sempre il post aziende resilienti 4): “Perché il mercato viene ritenuto una cosa così positiva?”

La risposta della teoria economica è: Perché produce efficienza, visto che produce un equilibrio economico e sociale in cui il miglioramento della posizione di un soggetto comporterebbe il peggioramento della posizione dell’altro (una situazione detta dagli economisti “Pareto efficiente”). Quest’idea risale al padre fondatore della teoria economica, Adam Smith, ed è stata dimostrata secondo i canoni scientifici in particolare dai due premi Nobel Kenneth Arrow e Gerard Debreu.

Ma c’è un piccolo particolare quasi sempre nascosto: il mercato conduce alla massima efficienza solo se il mercato è perfetto, cioè se valgono certe condizioni.

E queste condizioni sono:

1 – Concorrenza perfetta: non ci sono soggetti che hanno potere di mercato, che quindi possono determinare o influenzare il prezzo del prodotto o dei servizi che si stabilisce sul mercato. Non ci devono essere monopoli o oligopoli, tutti i soggetti presenti sul mercato sono ‘piccoli’, nel senso che la loro entrata o uscita dal mercato non altera prezzo e quantità di equilibrio.

Ma, com’è noto a tutti, nei mercati reali predominano le forme di concorrenza imperfetta.

2 – Informazione perfetta: se nel mercato ci sono soggetti che sono meglio informati di altri (cioè hanno quantità e qualità di informazioni diverse rispetto ad altri), non c’è concorrenza perfetta e il mercato non raggiunge l’efficienza. Un esempio comune di asimmetria informativa portato da Ranchetti nel suo articolo è quella che si verifica tra chi vende un’auto usata, che sa bene ciò che vende, e chi l’acquista.

Per illustrare il problema creato da questa asimmetria, Ranchetti fornisce questo ragionamento: supponendo che il mercato si trovi in una situazione di eccesso di offerta, il prezzo del bene scende fino ad una posizione di equilibrio tra domanda  offerta. Invece in assenza di informazione, se il prezzo è un indice di qualità del bene (come nel caso delle auto usate), il potenziale cliente è indotto a pensare, nel caso di calo del prezzo, che il bene sia di qualità inferiore (o un ‘bidone’).

Di conseguenza, la domanda scenderebbe anche se il prezzo scende, contrariamente a ciò che avviene in situazioni di concorrenza e informazioni perfette. Per riequilibrare questa asimmetria, molte concessionarie hanno creato la formula ‘usato sicuro’. In generale, nei mercati in cui vi sono problemi di informazione, per rendere possibile il loro funzionamento occorre introdurre regole e garanzie.

Oltre a queste due condizioni (concorrenza e informazione perfette), per avere un mercato efficiente occorre che siano assenti due fenomeni, che invece nella realtà sono molto pervasivi e importanti.

3le esternalità: sono tutte quelle azioni di consumo o produzione che influenzano il benessere o il profitto di qualcun altro per una via diversa da quella del mercato. Un esempio è l’inquinamento che provoca in chi produce e ne subisce gli effetti un costo di produzione aggiuntivo, oppure i costi sanitari che un’impresa scarica sulla popolazione del territorio circostante (e che risultano costi ‘esterni’ all’impresa stessa). Un esempio di esternalità positiva è invece quella relativa al fatto che se una popolazione è molto civile perché spende molto in termini di formazione, anche noi ne ricaviamo un beneficio senza averne pagato il costo. Come ci ricorda Ranchetti, se esistono esternalità, il mercato non è efficiente perché produce una quantità eccessiva (se ci sono esternalità negative) o inferiore a quella ottimale (nel caso di esternalità positive).

4la presenza di beni pubblici, cioè di quei beni per cui il loro uso da parte di un soggetto non ne diminuisce la quantità disponibile per altri soggetti. Dato che ci sono soggetti che usufruiscono del bene senza averlo pagato, a differenza di altri, per i privati produttori potrebbe essere non conveniente produrre quel bene, quindi il mercato produce una quantità insufficiente a far si che si produca una situazione efficiente.

Riepilogando: Il mercato è considerato positivo perché produce una situazione ottimale (nel senso visto prima) A CONDIZIONE che ci sia perfetta concorrenza e informazione, siano assenti esternalità negative e positive, siano assenti beni pubblici. Ma noi tutti sappiamo che così non è, perciò il mercato NON è efficiente, non conduce ad una situazione ottimale per cui il miglioramento della posizione di un soggetto comporterebbe il peggioramento della posizione dell’altro.

Per renderlo efficiente occorre quindi escogitare soluzioni che annullino o compensino gli effetti dovuti agli elementi sopra riportati.

Oltre ad aver portato alla nostra attenzione gli aspetti normalmente sottaciuti sul tema del mercato, Ranchetti focalizza sui temi dei fini e dei vincoli la sua critica di fondo all’approccio economico dominante.

Ma questo lo vedremo nel prossimo articolo!

Non vi è ancora nessun commento, ma puoi aggiungerne uno qui di seguito.


Aggiungi un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Testimonianze

Ho avuto modo di lavorare con Maria Teresa in diversi momenti del mio percorso lavorativo. Maria Teresa mi ha aiutato nel vedere possibilita’ di crescita e sviluppo in fasi importanti di cambiamento della mia carriera. La grande sensibilita’, l’empatia, la capacita’ di ascolto e la chiarezza rendono Maria Teresa un coach eccezionale e di grande impatto. Posso dirmi veramente fortunato ad avere lavorato con lei in questi anni.
Andrea Lelli
Global Rewards & Recognition Director at Avanade
Quando l’azienda per cui lavoro mi ha dato la possibilitá di intraprendere un percorso di coaching, la mia richiesta era stata quella di avere un professionista in grado di aiutarmi a vedere ció che non vedevo sostenendo anche un contraddittorio forte se necessario. Con l’aiuto di Maria Teresa non solo sono riuscita a sgomberare le nuvole dal mio cielo, ma ho interiorizzato un senso di serenitá che mi consente oggi di affrontare le sfide quotidiane in modo piú razionale, meno emotivo e senza addossarmi responsabilitá che non mi competono e che generavamo in me un senso di frustrazione. Il percorso é stato a volte faticoso perché ha richiesto un approfondimento interiore a tratti doloroso. L’esperienza di Maria Teresa, la sua paziente capacitá di ascolto e mai di giudizio e la sua capacitá di guida nel ragionamento, mi ha permesso di trovare la strada verso uno stato di maturitá che da sola avrei faticato a raggiungere. Chiunque si trovasse in una situazione di stallo o di semplice incapacitá di prendere una decisione, dovrebbe valutare un percorso di coaching. Avere Maria Teresa al proprio fianco, puó fare la differenza.
Elisa Filippone
Senior Director of Management Accounting VF Corporation
Finalmente, nella giungla degli "pseudo" conoscitori della personalità umana, una nuova visione sincera e passionale ma soprattutto efficace e portatrice di risultati.
Roberto Dupraz
Gruppo Faulhaber
In due sole giornate di formazione sull'assertività a cui ho partecipato è riuscita a farmi identificare i punti deboli della mia comunicazione e del mio relazionarmi con il personale della mia azienda, lasciandomi alla fine tutte le armi migliori per poter impostare dei rapporti più chiari anche con i personaggi più difficili.
Laura Cega
Mebro CDA Immobiliare Peonia Rosa Srl
La cosa secondo me piú rappresentativa che il nostro gruppo ha sviluppato con te è ricordarsi di fermarsi e pensare a cosa si sente nei momenti che precedono la guerra interiore e che manifesta poi il peggio di noi. .....Quello che piú mi ha colpito, è quell'energia positiva che trasmetti. É una carica interiore che parte dai piedi e arriva fino all'ultimo capello. L'ho sentita anche in quell'ultimo nostro incontro, e devo dire che ho fatto un po' di scorta...
Stefania Basso
Capo reparto
Maria Teresa ha la rara capacita' di spiegarti con chiarezza concetti e metodologie, e di farti partecipare con passione agli eventi che gestisce con professionalità. Con lei vai a fondo delle problematiche e cerchi dentro di te le risorse per risolverle.
Fabio Gabbiani
Responsabile Formazione e Sviluppo Hewlett-Packard Italia
Di Maria Teresa mi ha colpito da subito la capacita' di mettere a proprio agio l'interlocutore, di capire e ascoltare, di "approfondire" senza invadere, di suggerire senza imporre e di aiutare a "mettere in ordine" le idee gia' proprie. Anche l'approccio col team da me gestito, confermando le prime impressioni, e' stato improntato ad alta professionalita', utile e concreta, ma sempre in un clima di grande cordialita' e fiducia, quasi si fosse in famiglia.
Riccardo Benini
Human Resources Country Manager Hewlett-Packard Italia
Dopo gli incontri con M.Teresa sono rimasta affascinata, complice sicuramente la sua professionalità e la vastità della materia. E' incredibile come una perfetta "sconosciuta" sia riuscita in meno di mezz'ora ad entrare nel tuo "io" senza quasi farsi accorgere...e senza possibilità di nascondersi....E' stata una bella esperienza, sono contenta di aver avuto l'occasione di conoscere meglio i miei colleghi e spero di portarne i benefici anche sul campo lavorativo....perché su quello personale ci sono già!
Antonella Gnocchi
Encoder Dep. Manager
Ho avuto modo di apprezzare la grande professionalità e umanità di Maria Teresa Paladino durante un periodo difficile della mia vita. Le sarò sempre grata per avermi aiutato.
Desiree Della Volta
Giornalista

2 steps to become more assertive!

Take the quiz, discover your style and LEARN TO BE MORE ASSERTIVE reading the GUIDE!

2 passi per acquisire maggiore assertività!

Fai il quiz, scopri il tuo stile e impara ad ACQUISIRE più ASSERTIVITA’ guardando il video!