Dicono di te che hai molto autocontrollo e sei instancabile, sei affidabile e tendi a cavartela da solo a risolvere i tuoi problemi, è molto difficile che tu chied un aiuto agli altri. Ti secca parecchio mostrare una debolezza, anzi, sotto sotto magari disprezzi la debolezza che vedi negli altri. Neghi le tue sensazioni di disagio e bisogno, non le senti proprio! Sei un poʼ il tipo ʻche non deve chiedere maiʼ perché è perfettamente autosufficiente.
Certo, nel lavoro sei spesso un leader, affidabile, autonomo, responsabile, intraprendente, con una grande capacità di recupero. Nelle difficoltà sei ritenuto una roccia, gli altri tendono a chiedere a te come fare a stare a galla. E tutte queste capacità sono naturalmente positive e apprezzate.
Il punto critico della faccenda viene raggiunto quando queste caratteristiche oltrepassano lʼumano limite a fare da solo, perché ti è difficile sentire la fatica, la solitudine, il dolore, e in genere i segnali emotivi.
Oppure ti senti sopraffatto, sfinito, abbandonato, ma ciò nonostante ti pungoli ancora di più a fare da te, dicendoti “te la devi cavare da solo, nessuno può darti una mano”, oppure “non far vedere che hai paura di non farcela o ti sbraneranno… il mondo è cattivo”, o “che diritto hai di chiedere qualcosa?” o ancora “a nessuno importa dei miei problemi, devo risolverli da me”, o anche “se aspetto che siano gli altri a darmi una mano…aspetta e spera”, “chi fa da se fa per tre”, ecc. ecc.
Per te mettere il coperchio sul tuo mondo emotivo significa essere sicuro e indipendente. Lʼaltra faccia della medaglia di questa chiusura è che ti porta ad allontanarti dagli altri, nel senso che le tue relazioni sono molto funzionali al fare delle attività, ma prive di contatto vero.
Quindi, se da un lato le tue caratteristiche ti regalano successo e riconoscimenti, dallʼaltro lato nelle difficoltà sei solo e ti neghi la possibilità di condividere i tuoi stati dʼanimo e i tuoi bisogni, di ricevere aiuto e supporto, di approfondire la qualità delle relazioni.
Attenzione perché spesso le persone che si ritrovano con la spinta interiore a tener duro a tutti i costi, il cui motto potrebbe essere ʻmi spezzo ma non mi piegoʼ, arrivano ad avere improvvisi cedimenti di salute. Perché o non hanno dato retta ai segnali di malessere, o si vergognano di prenderne atto e di rallentare. Fermati a pensarci.
La vera forza non sta nel nascondere le proprie difficoltà, ma nellʼammetterle a se stessi, prima di tutto, perché essere in difficoltà non significa affatto essere incapaci. Essere in difficoltà è unacondizione intrinseca dellʼesistenza, per qualsiasi animale o anche …vegetale, guarda un poʼ! E noi siamo ʻanimali gregariʼ, sociali. La rete sociale costituita dagli esseri intorno a noi è ciò che ci consente la sopravvivenza. Pensa a quale liberazione sentiresti a chiedere aiuto, almeno in alcune circostanze.
Puoi chiedere! Senza sentirti incapace, inferiore, fallito, un impiastro. Ti ricordi di quel Qualcuno che diceva “chiedi e ti sarà dato?”
Puoi sentire le emozioni! Se non lo fai, perderai importantissime informazioni. Eʼ come se la spia dellʼolio sul cruscotto della tua auto si accendesse e tu continuassi sempre ad ignorarla… cosa pensi che potrebbe succedere? Eʼ la stessa cosa che tu fai a te stesso quando non senti o non dài retta ai segnali di stanchezza, di paura, di abbandono, di solitudine, di rabbia.
Come per tutte le spinte interiori, allʼinizio sperimentati in situazioni che senti non troppo sfidanti per te, in cui senti cioè di poter provare a fare qualcosa di diverso senza rischiare troppo.
Comincia a metterti in contatto con le sensazioni che provengono dal tuo corpo, come la stanchezza. Cerca di cogliere i momenti in cui ti senti solo nelle decisioni. Questi sono primi passi importanti.
Comincia a chiedere aiuto in situazioni apparentemente banali e poi, man mano, in situazioni di difficoltà per te crescente. Parla delle tue difficoltà e incertezze con persone a te vicine. Non sempre è necessario chiedere aiuto, ma il punto di svolta è proprio prendere atto delle proprie sensazioni, delle proprie difficoltà e darsi il permesso di esprimerle.
Il tuo ʻmantraʼ è:
Puoi aprirti ed esprimere i tuoi bisogni e desideri.
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